Ralph Smedley, il fondatore di Toastmasters, ha detto “We learn best in moments of enjoyment”. Impariamo meglio quando ci divertiamo. Quindi acquisto dopo acquisto sto collezionando una serie di giochi di narrazione che si sono dimostrati alleati davvero simpatici ed efficaci per allenarmi sia nell’improvvisazione che nello storytelling. Imparare a improvvisare e gestire gli imprevisti è divertente! Oggi vi farò una breve carrellata introduttiva su tre giochi da tavolo narrativi davvero simpatici che posso essere ottimi strumenti per allenarsi nel raccontare storie, improvvisare e gestire imprevisti. Vi parlerò (brevemente) di C’era una volta, Sì oscuro signore e Gloom. Tre giochi meccanicamente simili ma filosoficamente molto diversi che potreste usare per allenarvi nell’arte oratoria insieme ai vostri amici.
Vediamoli insieme!
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Ho tanti giochi narrativi ma questi insieme a bonfire game sono quelli dove insieme agli amici mi diverto di più. Sono giochi di narrazione cooperativa nella misura in cui si sta contribuendo tutti alla stessa storia che deve essere coerente e sensata. Tuttavia sono anche giochi di narrazione competitiva dove i vari giocatori proveranno a mettersi i bastoni tra le ruote portando la vostra storia a bivi inattesi e risvolti assurdi pur di non farvi vincere.
Tolta la parte ludica di questi giochi da tavolo, io li trovo davvero interessanti come strumento per il public speaking per una serie di ragioni, ovviamente ve ne elenco 3:
Il vantaggio più scontato offerto da tutti questi giochi di narrazione è sicuramente fare pratica nell’inventare una storia. Dare vita ai personaggi, alle vicende, alle sfide che renderanno la storia ed il vostro storytelling avvincente è una pratica che si allena. Storia dopo storia diventerà sempre più facile sfruttare gli elementi che avrete letteralmente in mano per integrarli in modo sensato nel vostro racconto anche quando vi ritroverete con elementi davvero distanti dalla storia che avete in mente.
Come vi ho già detto questi giochi che vi sto per presentare sono sia collaborativi che competitivi. La parte competitiva sicuramente porterà a degli imprevisti che voi, o i vostri avversari dovrete gestire. Ebbene sì avevate un piano, una storia geniale che, con le carte a disposizione, vi avrebbe portato alla vittoria sicura, quando un avversario vi cambia letteralmente le carte in tavola e avrete pochi momenti per riadattare tutta la strategia della vostra narrazione. Oppure sarete voi che rovinerete la festa a qualcuno grazie ai vostri elementi proprio per rendere al vostro avversario la vittoria più complicata. Un ottimo esercizio per allenare l’improvvisazione, le capacità di adattamento e, non ultimo, il pensiero laterale trovando una soluzione anche dove non sembrerebbe esserci.
Sia che stiate creando la storia o che vogliate creare un imprevisto ad un avversario l’arma più potente che avete a disposizione in questi giochi è l’ascolto attivo. Avere piena coscienza di quello che è stato detto da tutti i giocatori vi permette di avere una visione completa dell’avanzamento della storia. Questo renderà il vostro storytelling più efficace permettendovi di sfruttare ogni elemento presentato in precedenza a vostro vantaggio. Narrazione dopo narrazione il vostro ascolto attivo migliorerà e sarà sempre più semplice avere la visione completa di ogni più piccolo dettaglio.
Il primo dei 3 giochi narrativi che voglio presentarvi è il classicissimo C’era una volta. In questo gioco, dal classico sapore medievaleggiante, ogni narratore ha un set di carte con vari elementi da aggiungere alla storia più una carta finale (tipo il classico e vissero felici e contenti).
L’obiettivo del gioco è quello di usare tutte le carte in mano arrivando al lieto fine in modo coerente con la storia creata elemento dopo elemento. Sembra semplice ma attenzione, gli altri giocatori alla prima occasione potranno usare i loro elementi per rubarvi la storia, diventare i nuovi narratori e provare a raggiungere il lieto fine prima di voi!
Anche in questo caso il gioco narrativo vi porterà a dover improvvisare le scuse più assurde ed improbabili provando a giustificarvi di fronte al potente Rigor Mortis, l’oscuro signore. Siete dei simpatici goblin di ritorno da una missione fallita miseramente e dovrete riuscire a giustificarvi possibilmente mettendo in difficoltà i vostri goblinosi compagni di sventura.
Ogni carta in possesso dei giocatori può essere usata per trovare giustificazioni improbabili e provare a difendervi davanti all’oscuro signore possibilmente incolpando un altro giocatore. A Sì, oscuro signore non si gioca per vincere. Si gioca per non perdere: il primo goblin che otterrà 3 occhiatacce dall’oscuro signore perderà la partita salvando tutti gli altri! Lo storytelling più convincente vi salverà dall’ira dell’oscuro signore, incolpate i vostri compagni senza pietà!
Volete un gioco di storytelling molto dark e horror? Gloom fa per voi! Siete pronti a rendere davvero miserrima la vita dei vostri personaggi? Sì perchè lo scopo di Gloom è proprio questo: prendere una famiglia già di per se molto strana (stile famiglia Addams) e fare di tutto per rovinargli la vita fino a portarli tutti all’aldilà. Nel frattempo potete giocare per rendere felici e spensierate le famiglie dei vostri avversari con inaspettati momenti di gioia e colpi di fortuna.
Sarete in grado di creare una storia coerente per ogni personaggio della vostra famiglia in modo che il fato si accanisca in modo sempre più assurdo? Le carte in mano vi aiuteranno a trovare l’ispirazione per una storia sempre più surreale!
Siete appassionati di giochi da tavolo narrativi? Obbligate tutti i vostri amici a giocare a sessioni interminabili con i vostri giochi di narrazione?Quali giochi usate per allenarvi nello storytelling? Avete altri titoli che dovrei aggiungere alla mia collezione? Vorreste un articolo dedicato a questi tre giochi di narrazione dove ve li presento nel dettaglio?
Raccontatemelo nei commenti!
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