Tecnologia

Telegram diventerà a pagamento?

Tempo di lettura: 5 minuti

Telegram diventerà a pagamento – condividi a 10 amici e resterà gratis. No, dai, sto palesemente scherzando. Questa era una vecchia catena di Sant’Antonio che girava anni fa. Se avessi inoltrato quel messaggio a 10 amici, WhatsApp sarebbe rimasto gratis. Nessuno ci ha mai creduto ma, nel dubbio, tutti l’abbiamo condivisa come babbei!

Telegram è una piattaforma di messaggistica creata nel 2013 da Pavel Durov. Questo sistema di messaggistica istantanea è votato alla privacy degli utenti. A differenza di WhatsApp, il sistema di chiavi distribuite usate per criptare i messaggi, dovrebbe dare un livello di sicurezza totale. Non a caso proprio Telegram stessa aveva indetto tempo fa un cryptocontest: chiunque fosse riuscito a decriptare i messaggi di Telegram avrebbe ricevuto in premio 300000$. Che io sappia nessuno ha mai riscosso quei soldi.

Inoltre telegram ha sempre avuto diverse peculiariatà che, dal mio punto di vista, lo hanno sempre portato ad essere un passo avanti a tutti i suoi competitor, giusto per farvi qualche piccolo esempio:

  • Una gestione della privacy molto più spinta rispetto a WhatsApp.
  • Un sistema di protezione distribuito che rende le comunicazioni davvero private.
  • Le chat segrete con l’autodistruzione dei messaggi.
  • Il fatto che non sia necessario dare il numero di telefono per essere contattati. Basta semplicemente configurare un nick.
  • La possibilità di creare bot personalizzati interfacciandosi alle sue API.
  • Una serie di sticker, sticker animati, gif (anche personalizzabili) che ai tempi su whatsapp erano un miraggio.

Telegram, per sua filosofia è e sarà sempre gratuita. Onestamente mi sono sempre chiesto come facessero a tenere su un sistema in grado di reggere milioni di utenti senza vendere nulla o senza lucrare sui dati ottenuti dagli utenti (esattamente come raccontavo nello scorso articolo).

Il messaggio del fondatore

Sul canale ufficiale di Pavel Durov potete leggere il comunicato ufficiale, per comodità ve lo traduco in italiano:

Telegram sta per raggiungere 500 milioni di utenti attivi, molti di voi si stanno ponendo questa domanda – chi pagherà per supportare questa crescita? 

Dopo tutto, avere tanti utenti significa avere più spese per garantire il traffico e mantenere i server. Un progetto delle nostre dimensioni ha bisogno come minimo di qualche centinaio di milioni di dollari all’anno per continuare ad esistere.

Nella maggior parte della storia di Telegram, ho coperto le spese della compagnia attingendo dai miei fondi personali. Ma ad oggi, con l’attuale ritmo di crescita, Telegram potrebbe raggiungere miliardi di utenti e quindi necessiterà di fondi adeguati. Quando un progetto tecnico raggiunge questo ordine di grandezza, tipicamente ci sono due alternative perseguibili – iniziare a guadagnare denaro per coprire i costi o vendere la compagnia.

Da qui la domanda: quale percorso seguirà Telegram? Vorrei sottolineare alcuni punti per chiarire il nostro piano:

Telegram non si vende

1. Non venderemo l’azienda come i fondatori di Whatsapp. Il mondo ha bisogno di Telegram per rimanere indipendente come luogo in cui gli utenti siano rispettati e sia garantito un servizio di alta qualità. Telegram deve continuare a servire il mondo come esempio di azienda tecnologica che mira alla perfezione e all’integrità. E, come mostrano i tristi esempi dei nostri predecessori, ciò è impossibile se diventi parte di una società.

Ci sono in serbo ancora tante soprese

2. Telegram è qui per restare a lungo. Abbiamo iniziato a sviluppare le nostre app per il nostro uso personale più di 8 anni fa e da allora abbiamo fatto molta strada. Nel processo, Telegram ha cambiato il modo in cui le persone comunicano sotto diversi aspetti: crittografia, funzionalità, semplicità, design, velocità. Questo viaggio è appena iniziato. C’è molto di più che possiamo – e vogliamo – portare al mondo.

Coerenza con i propri valori

3. Per rendere possibili i punti 1 e 2, Telegram inizierà a generare entrate, a partire dal prossimo anno. Lo faremo in conformità con i nostri valori e gli impegni che abbiamo assunto negli ultimi 7 anni. Grazie alla nostra scala attuale, saremo in grado di farlo in modo non intrusivo. La maggior parte degli utenti noterà a malapena il cambiamento.

Telegram resta gratuito

4. Tutte le funzionalità attualmente gratuite rimarranno gratuite. Aggiungeremo alcune nuove funzionalità per team aziendali o utenti premium. Alcune di queste funzionalità richiederanno più risorse e saranno pagate da questi utenti premium. Gli utenti standard potranno continuare ad usufruire di Telegram – gratuitamente, per sempre.

Niente pubblicità nelle chat private

5. Tutte le funzionalità di Telegram dedicate alla messaggistica rimarranno prive di pubblicità. Riteniamo che la visualizzazione di annunci in chat private 1 a 1 o chat di gruppo sia una cattiva idea. La comunicazione tra le persone dovrebbe essere priva di pubblicità di qualsiasi tipo.

Una piattaforma pubblicitaria per i canali

6. Oltre alla sua parte messaggistica, Telegram ha una dimensione di social networking. I nostri enormi canali pubblici possono avere milioni di abbonati ciascuno e sono simili ai feed di Twitter. In molti mercati i proprietari di tali canali visualizzano annunci per guadagnare denaro, a volte utilizzando piattaforme pubblicitarie di terze parti. Gli annunci che pubblicano sembrano messaggi normali e sono spesso invadenti. Risolveremo questo problema introducendo la nostra piattaforma pubblicitaria per canali pubblici uno-a-molti, una piattaforma facile da usare, che rispetti la privacy e ci consenta di coprire i costi dei server e del traffico.

Profitto per tutte le aziende che lavorano con questa piattaforma

7. Se Telegram inizia a guadagnare denaro, anche la community dovrebbe trarne vantaggio. Ad esempio, se monetizziamo grandi canali pubblici uno-a-molti tramite la piattaforma pubblicitaria, i proprietari di questi canali riceveranno traffico gratuito in proporzione alle loro dimensioni. Oppure, se Telegram introducesse sticker premium con emoticons aggiuntive, anche gli artisti che realizzeranno  questo nuovo tipo di adesivi riceveranno una parte del profitto. Vogliamo che milioni di creatori e piccole imprese basati su Telegram prosperino, arricchendo l’esperienza di tutti i nostri utenti.

Questo è il modo in cui Telegram opera.

Tutto ciò ci consentirà di continuare a innovare e di continuare a crescere per i decenni a venire. Saremo in grado di lanciare innumerevoli nuove funzionalità e accogliere miliardi di nuovi utenti. Nel farlo, rimarremo indipendenti e rimarremo fedeli ai nostri valori, ridefinendo il modo in cui un’azienda tecnologica dovrebbe operare.

Telegram: come cambierà in breve

Da quanto possiamo leggere sembrerebbe che per gli utenti normali di fatto non cambierà nulla. Ci saranno nuove funzionalità ma per canali “uno a molti” dove sarà possibile fare inserzioni pubblicitarie tramite una piattaforma proprietaria di Telegram. 

  1. Sembrerebbe probabile l’introduzione di utenze premium probabilmente orientate alla gestione dei canali. Queste utenze avranno accesso alla piattaforma pubblicitaria e probabilmente a nuove funzionalità per rendere il canale più “figo” per i propri utenti.
  2. Sembrerebbe anche che questi utenti dovrebbero avere accesso ad una serie di contenuti riservati (Durov parla di sticker premium). Questo però implica che anche i creatori di sticker verrebbero retribuiti per i loro contenuti. Basta creare sticker per la gloria?
  3. La piattaforma di pubblicità certamente aiuterà a rendere i canali più visibili e quindi raggiungere un pubblico più ampio probabilmente che accedendo al canale potrà apprezzare la differenza tra un canale premium ed uno normale.
  4. La cosa più importante è che di fatto questo cambiamento sarà trasparente per tutti gli utenti e quindi, per voi, di fatto non cambierà nulla.

Che ne pensate?

Io sono un utente standard, quindi per me non cambierà sostanzialmente nulla. Mi chiedo cosa ne pensano invece i possessori di canali. Userete questi servizi premium? Quanto sareste disposti a pagare? Per cosa sareste disposti a pagare? Parliamone insieme nei commenti!

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Alessandro

Ingegnere, musicista e public speaker per diletto. Appassionato di programmazione, tecnologia e qualsiasi cosa possa definirsi anche minimamente nerd!

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