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The Bonfire Game: extreme storytelling

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Tempo di lettura: 9 minuti

The Bonfire Game è un gioco ideato da Bonfire, un’agenzia narrativa, che rende lo storytelling un gioco divertente e pieno di imprevisti. Un gioco di carte da fare con gli amici, semplice e immediato che porta a storie surreali e piene di imprevisti. Appena l’ho provato me ne sono letteralmente innamorato: divertente, surreale e con una buona dose di cattiveria (aspettate di leggere cosa succede in fase 2) garantisce partite dagli esiti decisamente imprevisti!

Come altri giochi basati sullo storytelling lo scopo è quello di riuscire a creare la propria storia a partire da una serie di elementi estratti dal mazzo delle carte, ma riuscirete a farlo in 4 minuti mentre tutti gli avversari vi cambieranno letteralmente le carte in tavola per scombinare quella storia così bella che avevate inventato?

Grazie Rossella

Ho scoperto questo gioco grazie a questo utilissimo articolo di Rossella Pivanti. Dopo averlo letto sono partito subito con l’acquisto compulsivo e se ora posso recensirlo è merito di Rossella che me lo ha fatto scoprire!

In questo articolo di Rossella troverete ottimi strumenti per migliorare il vostro storytelling. Andate subito a leggerlo!

The Bonfire game: un packaging minimal

La prima cosa che ho apprezzato di questo gioco è il packaging minimal. Il gioco è composto da 44 carte e la confezione è una semplice scatola per contenere le carte nel minor spazio possibile.

Le dimensioni della confezione sono 9x6x2 cm insomma comodossimo da tenere sempre nello zaino o in borsa sempre pronto per una partita improvvisata.

La scatola presenta anche un QR code che vi porterà direttamente al regolamento. Il QR code vi porta qui.

Lo stesso QR code è anche contenuto nel mazzo di carte. Ho apprezzato molto la scelta di risparmiare materiale e spazio usando un regolamento solo digitale…anche perchè sono un disordinato cronico e un regolamento cartaceo su un foglio volante in pratica sarebbe già perso ancora prima di aprire la scatola!

Contenuto della confezione

Il gioco si compone di:

  1. 30 carte racconto
  2. 11 carte imprevisto fase 1
  3. 6 carte colpo di scena fase 2
  4. 6 carte ostacolo fase 2
  5. 1 carta regolamento

La carta regolamento riporta lo stesso QR code contenuto sulla confezione.

Vediamo insieme le carte del mazzo Bonfire

Carte racconto

Una storia è composta da 5 elementi nel Bonfire Game: l’ambientazione (carta 1), il tipo di storia (carta 2), 2 personaggi (carte 3/5) e un conflitto (carta 4). Per poter raccontare la propria storia un giocatore deve avere in mano tutte le carte racconto da 1 a 5.

Ognuno dei 6 set presenti nel mazzo ha un colore diverso e avendo carte dello stesso colore la vostra storia sarà più coerente e più semplice da raccontare.

Avere tutte le carte dello stesso colore è sicuramente il sogno di tutti ma è più probabile che estraendo carte a caso avrete elementi presi un po’ da tutte le storie disponibili: in questo caso la storia sarà più surreale e dovrete fare un piccolo sforzo in più per renderla coerente. Avere carte dello stesso colore (e quindi proveniente dallo stesso set) vi aiuta a fare anche più punti ma questo lo vediamo dopo.

Come si giustifica un mago lancia incantesimi in una storia thriller , ambientata in una giungla mentre completa la sua vendetta su extraterreste?

Imprevisto

Le carte imprevisto sono delle carte rosse che possono essere usate solo in fase 1 (vedremo fase 1 e fase 2 nel prossimo paragrafo) e servono sostanzialmente a rompere le scatole ed interrompere il flusso del gioco.

Scambi di carte o intere mani, cambi giro e salti turno, sono tutte carte utili per rallentare gli avversari prossimi al completamento della storia.

Queste carte sono molto simili alle dinamiche di UNO, utili per iniziare a rompere un’amicizia decennale!

Colpo di scena

Le carte colpo di scena si possono usare solo in fase due ovvero quando un giocatore che ha completato un set di carte da 1 a 5 si accinge a raccontare la storia.

Il narratore in questione ha solo 4 minuti per completare il suo racconto e queste carte vi aiutano a rallentarlo.

Le carte colpo di scena vanno a cambiare la struttura della storia a vostro piacimento. Potrete chiedere all’oratore di cambiare punto di vista, inserire flashback e tante altre cattiverie che da un lato smonteranno il racconto che aveva ideato con così tanta fatica e dall’altro gli faranno perdere secondi preziosi.

Qui iniziano le vere cattiverie….ma per essere ancora più crudeli ci sono sempre le carte ostacolo.

Ostacolo

Dal mio punto di vista le carte ostacolo sono le più divertenti e le più cattive che possiate usare durante una partita di The Bonfire game.

Queste carte non vanno a modificare la struttura del racconto ma la sua presentazione.

Il narratore dovrà fare cose assurde tipo aggiungere rime, parlare con una sola vocale, raccontare l’episodio come in un telegiornale.

Colpi bassi che sicuramente rallenteranno l’oratore impegnato nello storytelling. Il tempo scorre ce la farà in 4 minuti ad arrivare al lieto fine?

Fase 1, fase 2: come funziona The Bonfire game

Fase 1: completa la tua storia

Nella fase 1 l’obiettivo è riuscire ad avere le carte racconto da 1 a 5 per poter completare la storia.

Si inizia con 7 carte a testa e si continua a pescare e scartare una carta in modo da ottenere le carte racconto necessarie per dichiararsi pronti al racconto.

Durante questa fase è possibile giocare le carte imprevisto per scombinare le carte degli avversari e rallentarli.

Quando un giocatore ha tutte le carte racconto necessarie (non necessariamente dello stesso colore anche se potrebbe aiutare) bussa e si dichiara pronto. A questo punto parte l’ultimo giro della fase 1, l’ultima chance di fermare il narratore con delle carte imprevisto.

Quando il giro termina e la mano torna all’aspirante narratore avrà inizio la fase 2.

Fase 2: dai sfogo alla tua malvagità

Se fase 1 può durare per un tempo indefinito, fase 2 durerà solo 4 minuti: il tempo concesso al narratore per presentare il suo racconto. Insomma mica vogliamo uno storytelling infinito no?

È proprio in questa fase che tutti gli altri giocatori daranno fondo ad ogni bassezza possibile per rallentarlo usando carte ostacolo o carte colpo di scena.

È la parte più divertente del gioco quella dove seriamente si può incrinare un’amicizia decennale!

Quanti punti hai fatto?

Se il narratore non riesce a completare la storia prende 0 punti. Ma se percaso non si sia riusciti a rallentarlo abbastanza ora entra in gioco il colore delle carte racconto.

Sì perchè come nel poker avere carte dello stesso colore vi farà guadagnare più punti. Giusto a titolo di esempio:

  • Avere 5 carte racconto diverse vi da 4 punti.
  • Avere 5 carte racconto dello stesso colore vi darà ben 30 punti!
Tutte le combinazioni sono elencate, ovviamente, nel regolamento!

Cosa mi piace in the Bonfire Game

Formato

Forse lo avevate già intuito ma ho adorato il packaging semplice ed essenziale, il gioco è piccolo e compatto e posso portarlo sempre con me.

La scelta di avere il regolamento solo digitale per me è davvero azzeccata. In diverse occasioni ho mandato il regolamento in anteprima ai miei amici per essere pronti alla partita imminente.

Svolgimento

Il gioco è super intuitivo anche per chi non è avvezzo allo storytelling.

Ci ho giocato con amici soci di Toastmasters International ma anche con persone decisamente non pratiche di oratoria. In entrambi i casi non sono serviti più di 2 minuti a spiegare tutto e partire con il gioco. Nessuno lo ha percepito difficile!

Fase 2

Io adoro senza se e senza ma la fase 2. È un ottimo esercizio per improvvisare, gestire gli imprevisti ed assecondare richieste assurde che proveranno ad ostacolare il vostro storytelling.

Divertente e con quella punta di cattiveria che non guasta ti obbliga a pensare fuori dai tuoi schemi e trovare in pochi secondi soluzioni alternative.

L’ho semplicemente adorata!

Qualche piccolo spunto di miglioramento

Tolto il fatto che ho adorato questo gioco di storytelling e la scelta grafica che ho apprezzato particolarmente ci sono un paio di dettagli grafici che secondo me potrebbero essere migliorati in una futura ristampa. Sono piccole inezie ma che secondo me potrebbero rendere il gioco ancora più piacevole.

È un 1 o un 7?

Giocando con gli amici abbiamo scambiato tutti istintivamente la carta racconto 1, per una carta 7 (che nel gioco non esiste). Forse il font inganna un po’. La cosa si nota maggiormente all’inizio quando non si ha dimestichezza con le logiche del gioco. Appena presa confidenza il problema scompare (anche se il mio cervello continua a dirmi che quella è la carta 7).

Occhio ai colori

Anche questo è un “non problema” nel senso che si nota solo all’inizio quando non si conoscono le carte racconto.

Alcuni set hanno colori simili: il set blu ha colorazioni simili a quello violetto, quello verde è simile a quello giallino. Le carte risultano molto simili in prossimità dei bordi dove il colore scurisce.

In una prima fase potrebbe essere difficile distinguere i colori per contare il punteggio finale. Se invece giocate solo per il gusto di giocare senza punti (come spesso faccio io) potete fregarvene! Dopo un paio di partite il problema scompare e i colori risultano diversi quanto basta da non cadere in errore.

The Bonfire Game: commenti dopo il gioco

For me that's amore

Per me è stato amore alla prima partita, adoro i giochi di storytelling ma sono tutti abbastanza uguali. Questo no!

Molti hanno imprevisti ma sono tutti mirati a cambiare la struttura del racconto. The Bonfire Game è il primo gioco che trovo dove gli imprevisti impattano anche sulla delivery. Divertentissimo!

Per come gioco io non sento una grande esigenza della parte a punti, preferisco giocare a “partite” perchè mi interessa giocare e gestire gli imprevisti. Certo giocando a punti la sfida si fa più competitiva e apre il gioco a logiche di colore che offrono più punti: pur avendo tutte le carte racconto necessarie in mano potrei aspettare a bussare in attesa di una combinazione di colori migliore! Questa per me è un’altra forza del gioco: è naturalmente predisposto a tante modalità di gioco diverse.

Insomma un gioco piccolo, pratico e immediato che rende lo storytelling estremo, surreale e divertente. La prima cosa che metto nello zaino quando vado in giro!

Bravi!

Gli amici di Bonfire sono stati così gentili da mandarci qualche campione del gioco per provarlo alla Division Conference di Toastmasters Italia. Ci siamo divertiti a giocare durante le giornate della conferenza nazionale che si è tenuta a Rimini dal 14 al 16 Aprile.

Ecco qualche commento dei miei consoci che hanno provato The Bonfire Game

"Bonfire è un gioco perfetto per liberare la fantasia e divertirsi in modo insolito con gli amici"
"Bonfire è un gioco molto divertente dove sparare supercazzole senza sentirti a disagio"
"Con Bonfire ho dovuto raccontare la storia come se il protagonista fosse un panetto di burro"
"The Bonfire Game è un gioco che tira fuori la perfidia dentro ognuno di noi, travestendola da genialità"

E voi?

Voi avete già provato questo gioco? Cosa ne pensate? Qual è la cattiveria più terribile che avete chiesto in fase 2? Avete dei commenti o feedback sul gioco?

Raccontatemelo nei commenti e, se volete fare una partita, sappiate che ho sempre il mio mazzo di The Bonfire Game pronto per una partita!

Se ti va ricordati che puoi offrirmi un caffè grazie a Buy me a coffee!

Alessandro

Ingegnere, musicista e public speaker per diletto. Appassionato di programmazione, tecnologia e qualsiasi cosa possa definirsi anche minimamente nerd!

2 pensieri riguardo “The Bonfire Game: extreme storytelling

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